San Pellegrino Hotel - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
 Le due sponde del fiume sono collegate da cinque ponti, da nord verso sud: ponte di Dossena (che collega il paese con le frazioni di Antea, Santa Croce e Spettino), ponte Principe Umberto (dedicato al futuro re Umberto II di Savoia), ponte Vecchio (risalente al XV secolo), ponte Camillo Cavour, ponte Gaetano Donizetti.
 Il centro del paese è situato sulla sponda occidentale, su cui, salendo per l'ex strada provinciale, troviamo la Chiesetta dedicata alla Madonna di Caravaggio (a cui i sampellegrinesi sono devoti), la Chiesa Parrocchiale (risalente al Quattrocento), il Tempio della Vittoria, dedicato ai Caduti, la Casa di Cura Quarenghi (clinica privata), i portici Colleoni e lo stabilimento termale. I due edifici più imponenti sono comunque il Casinò e il Grand Hotel.
Il Casinò
 Inaugurato nel 1904, è un maestoso complesso architettonico in stile Liberty. All'interno, nel vestibolo si elevano otto colonne in marmo rosso di Verona che portano al monumentale scalone con molte bellezze artistiche. L'architetto Romolo Squadrelli studiò con perfezione le decorazioni interne, i mosaici, le balaustre e le porte. Rilevanti i pannelli del soffitto e gli altorilievi decorati a stucco. Lo scalone porta al primo piano, dove si trovano alcune grandi sale tra cui il Salone delle Feste. Il Casinò funzionò come casa da gioco solo fino al 1917, ma ha da sempre ospitato manifestazioni culturali e teatrali, congressi, sfilate di moda, esposizioni d'arte e serate di gala.
Il Grand Hotel
 Grand Hotel è un colosso di sette piani, anch'esso in stile Liberty, sormontato da grandi calotte lignee a dirigibile. Costruito nel 1905 era modernissimo per l'epoca: era infatti provvisto di ascensori, luce elettrica, acqua potabile e telefono in tutte le trecento camere. All'interno troviamo la hall con un gigantesco lampadario, stucchi, colonne e decorazioni; poi uno scalone con decorazioni in cemento e ferro conduce al piano superiore. L'edificio è costituito da un corpo centrale coronato da una cupola e da due imponenti blocchi laterali. Il Grand Hotel era destinato ad una classe sociale elevata ed infatti nel suo registro degli ospiti si trovano i nomi di importanti protagonisti della storia, della letteratura e della vita politica: i più prestigiosi sono quelli della regina Margherita, che vi soggiornò ad inizio Novecento, e della regina Elena di Savoia, che fu ospite del Grand Hotel nel 1925 insieme al principe Umberto e alla principessa Maria. L'hotel ha chiuso nel 1979 ed è oggi utilizzato solo per accogliere mostre ed aste d'antiquariato, anche se ci sono vari progetti per riqualificarlo.
La Chiesa parrocchiale di San Pellegrino, vescovo e martire
 "Aere et labore habitantium" dice un'iscrizione della facciata e che contiene in riassunto la storia del bel tempio, che col suo caratteristico campanile appare in un armonioso complesso di linee architettoniche sullo sfondo dei monti a recare il primo saluto a chi giunge. Al sommo della gradinata, che parte dalla statale, si presenta la facciata, che sebbene terminante con timpano e fregi barocchi, è di stile neoclassico a due piani: il superiore con quattro colonne lisce e capitelli di ordine ionico, cui corrispondono, sul piano inferiore, altrettante lesene in pietra locale di ordine attico.
La chiesa di San Nicola
 A chi percorre il tranquillo viale, che lungo la sponda sinistra del Brembo congiunge le due ex stazioni ferroviarie, non può sfuggire la vista della sobria facciata della chiesa di San Nicola, cui fanno contrasto e cornice, da una parte, un caratteristico portichetto col muro di cinta dell'orto e la casa del curato, dall'altra una casetta recante uno stemma gentilizio e congiunta alla chiesa. Il complesso è dominato da un campanile. La chiesa risale al 1464, come risulta anche dall'iscrizione sull'arcata del presbiterio: "funditus erectum MCDLXIV".